15 settembre – 12 novembre 2017

 

L’Istituto centrale per la grafica presenta la mostra Dialoghi di Giulia Napoleone. Esposti 36 libri-opera, composti da disegni, per lo più inediti, realizzati dall’artista nell’arco della carriera, a partire dal 1963, anno della prima mostra alla Galleria Numero di Firenze. Il ’63 è anche l’anno in cui Giulia Napoleone (Pescara 1936) realizza i primi disegni a inchiostro di china ed esegue le prime incisioni; è la nascita del suo linguaggio formale, dei paesaggi interiori, dei paesaggi “di puntini”, come li definisce lei stessa, di quella ricerca sulla complessità semantica che domina la scena intellettuale e artistica degli anni Sessanta, in cui l’artista opera con la sua personalissima lettura del reale mediata dalla poesia. “La poesia è come un paesaggio – scrive Giulia Napoleone – tutta la comprensione delle cose avviene attraverso la poesia, a tutto corrisponde un verso. La mia lettura è una lettura lenta e tormentata, un processo di assimilazione difficoltoso”. Un dialogo continuo e costante tra poesia e arte visiva caratterizza dunque il suo lavoro, ed ha ispirato la scelta del titolo della mostra, Dialoghi. I disegni realizzati per i libri-opera esposti nel Museo dell’Istituto, riferiti ai poeti del Novecento, accompagnano il lavoro dell’artista da sempre. Destinati ad un uso privato, costituiscono una sorta di mantra distensivo che le permette di ritrovare energia dopo le ore di insegnamento o di pittura. L’incontro con la Calcografia risale al 1965; Maurizio Calvesi è il direttore e sono anni intensi, di studio, di apertura agli artisti, di sperimentazione, di tecnica e insegnamento; Giulia conosce e lavora a fianco di incisori come Guido Strazza, Luca Maria Patella, Antonino Virduzzo.

Con Dialoghi, Giulia torna in Calcografia a vent’anni dall’antologica del 1997; l’attuale mostra, a cura di Antonella Renzitti, responsabile del Dipartimento del Contemporaneo, testimonia anche il rapporto ininterrotto dell’artista con l’Istituto; è infatti del 2014 l’acquisizione alle Collezioni del fondo di 35 libri-opera, che costituisce il nucleo fondante della mostra. Interamente composti a mano, i libri-opera si distinguono per la varietà di formati e di soggetti, per l’originalità della loro confezione, priva di legature, e per l’estrema cura con cui l’artista ha scelto le carte. Tra i lavori della fine degli anni Sessanta emergono i libri che traggono spunto dai luoghi visitati da Giulia, affascinata dalla qualità cromatica e dalla luminosità dei paesaggi della Tunisia. Astro che alto rifulgi, Deserto, Progetto per deserto, Sidi Bou Said restituiscono, mediante la sovrapposizione di carte pregiate ritagliate e tracce di matita, anche la mutevolezza di quelle atmosfere orientali. Paesaggi mentali, percorsi interiori suggeriti dai ricordi dell’infanzia, le piogge o le onde del mare si ritrovano in Paesaggi di puntini, un libro di otto disegni su residui di fogli pregiati disposti uno dopo l’altro a formare un ipotetico paesaggio di onde. L’elemento acqua, il movimento del mare, il tratteggio della pioggia, il “tremolio dell’aria” sono suggestioni che troviamo in Infanzia e in Kitawa, della fine degli anni Settanta, ma che ritornano in Passioni di pioggia dell’inizio degli anni Novanta. Solo se ombra, dedicato a Gaetano Arcangeli, e Inverno, con versi di Charles Baudelaire, restituiscono attraverso il gioco della luce e del suo contrario immagini di luoghi vissuti. E anche nei suoi notturni: Oscurarsi, Terra, Notte chiara, la luce vince sulle tenebre. Il libro-opera Nodi quasi di stelle, composto da venticinque fogli realizzati a china con altrettante poesie, inedite, di autori diversi, che rappresentano venticinque costellazioni astrali, ispirate ad un verso di Giacomo Leopardi tratto da La ginestra o fiore del deserto (1836) è la sintesi emblematica di tutti i dialoghi-incontri della sua vita artistica e umana.. Le poesie sono di Annelisa Alleva, Antonella Anedda, Primerio Bellomo, Marco Caporali, Maria Clelia Cardona, Francesco Dalessandro, Massimo Daviddi, Milo De Angelis, Roberto Deidier, Paolo Febbraro, Biancamaria Frabotta, Rita Iacomino, Gilberto Isella, Isabella Leardini, Pietro Montorfani, Adriano Napoli, Alberto Nessi, Elio Pecora, Giancarlo Pontiggia, Fabio Pusterla, Roberto Rossi Precerutti, Mariarita Stefanini, Alberto Toni, Marco Vitale, Simone Zafferani. Il progetto espositivo propone anche Mistero, disegno di un metro di diametro, anch’esso a china, con la rappresentazione dell’emisfero boreale: ultima donazione, in ordine di tempo, all’Istituto. Catalogo edito da Gli Ori di Pistoia, con i testi di Maria Antonella Fusco, Antonella Renzitti, Gianni Contessi e Gabriella Pace. Schede e biografia a cura di Miriam Urru.

a cura di Miriam Urru

Giulia Napoleone nasce nel 1936 a Pescara e oggi vive nella Tuscia, in provincia di Viterbo, con frequenti soggiorni in Ticino (Svizzera). Dopo il diploma magistrale nel 1954 si avvicina alla pratica del disegno con lo scultore Ferdinando Gammelli (1913-1983), studia musica e si appassiona alla fotografia. Nel 1957 completa gli studi superiori nel I Liceo Artistico di Roma e si iscrive alla Scuola libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti dove apprende i principi dell’incisione dai maestri Mino Maccari e Lino Bianchi Barriviera. Nel 1958 conosce Giorgio Morandi che le consiglia di dedicarsi all’incisione, al disegno e all’insegnamento. Le prime opere che espone sono dipinti a olio e nel 1963 inaugura la prima mostra personale alla Galleria Numero di Firenze. La carta è il suo supporto preferito, realizza le prime incisioni e, dal 1965, frequenta la Sala Studio della Calcografia Nazionale a Roma per approfondirne lo studio. Compie numerosi viaggi all’estero in Francia, Nord Europa, Australia e per lavoro in Tunisia, dove partecipa al restauro pittorico di alcuni dipinti del Museo del Bardo di Tunisi. Allo stesso tempo intraprende la lunga attività d’insegnamento che la vedrà impegnata fino al 2010: all’Istituto d’Arte di Anagni, al I Liceo Artistico di Roma, alla Calcografia Nazionale, all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, all’Università de la Laguna di Tenerife in Spagna e alla Private University of Science and Arts di Aleppo, in Siria. Perfeziona la tecnica calcografica con una borsa concessa dal Governo olandese al Rijkmuseum di Amsterdam dove studia, tra gli altri Rembrandt, Hercules Seghers e Franz Hals.

Nei primi anni Settanta torna in Olanda, viaggia in Inghilterra e sperimenta l’utilizzo del sicoglass, una plastica durevole e trasparente. Dopo le mostre personali alla Galleria dell’Obelisco a Roma (1973) e alla Galleria Menghelli a Firenze (1974) in cui espone lavori in sicoglass, disegni e incisioni, ritorna a studiare alla Calcografia: l’artista, che originariamente aveva inciso all’acquaforte e all’acquatinta, inizia a lavorare con il bulino e il punzone. Nel 1976 compie un viaggio negli Stati Uniti e in Canada per l’inaugurazione di una mostra personale a Toronto; mentre a Urbino, frequenta prima un corso di xilografia e in seguito dei corsi di incisione con Renato Bruscaglia, che la introducono all’utilizzo della maniera nera. In questi anni Giulia Napoleone entra in contatto con numerosi artisti, intellettuali e poeti anche attraverso la collaborazione con Giuseppe Appella, direttore dello Studio Internazionale d’Arte Grafica L’Arco e inizia a creare preziose edizioni d’arte. In particolare con Vanni Scheiwiller realizza insieme ad Appella un’edizione con quattro incisioni a punzone dal titolo Non vedo quasi nulla (1978) con due poesie di André du Bouchet. Il libro, esposto al Centre Georges Pompidou di Parigi in occasione di una mostra sulla poesia italiana nelle edizioni Scheiwiller, sarà il primo di un’intensa collaborazione con l’editore milanese. L’artista dipinge acquarelli su carta che espone regolarmente in mostre collettive e personali, tra cui a Milano alla Galleria Bon à tirer (1977), a Roma alla Galleria Il Segno (1980) e alla Galleria Il Millennio (1983), dove presenta un nucleo di opere il cui filo conduttore è il colore azzurro. Nel 1983, inoltre, presso la Biblioteca Comunale di Palazzo Sormani a Milano si svolge un’importante rassegna antologica dell’opera grafica dell’artista, accompagnata da un volume pubblicato da Vanni Scheiwiller. Nel 1986 partecipa con tre grandi acquerelli all’XI Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma (sarà invitata anche nel 1999). Negli anni Novanta continua a realizzare ed esporre incisioni, disegni a pastello, a china; in particolare per le retrospettive a Le Locle in Svizzera (1990), a Roma (1992), a Bologna (1995) e a Firenze (1996). L’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma nel 1997 le dedica una mostra personale che raccoglie gran parte della sua produzione grafica di cui acquisisce un cospicuo nucleo di opere. Successivamente si costituiscono dei fondi al Museo Villa dei Cedri di Bellinzona in Svizzera (2001), al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze (2009, 2011), in altri musei e collezioni pubbliche. Durante la sua carriera riceve numerosi riconoscimenti e dal 2007 è Accademico Nazionale di San Luca.

Nel 2002 espone una serie di dipinti a olio su tela, Mutano i cieli, presso la galleria fiorentina Il Ponte e l’anno successivo è in Siria ad insegnare. Nonostante l’attività didattica all’estero partecipa a numerose mostre in Italia e in Europa: a Roma all’Istituto Nazionale per la Grafica (2007), all’Associazione Mara Coccia (2007), all’Accademia di San Luca (2008); a Reggio Emilia a Palazzo Magnani (2014) e in Svizzera a Bellinzona al Museo Villa dei Cedri (2007, 2009, 2015). Sempre in Svizzera, la Galleria Stellanove di Mendrisio ospita nel 2011 una mostra di disegni a inchiostro di china e un libro d’artista a cura di Josef Weiss che dà inizio ad un’importante collaborazione editoriale con Giulia Napoleone.

Nel 2014 la stessa galleria espone alcuni pastelli dell’artista insieme ad un libro di poesie di Alberto Nessi con sue incisioni (edizioni Il Bulino) e la riproduzione del manoscritto Tempi innocentidel 1980 con l’aggiunta di componimenti poetici di diversi autori (edizioni Pagine d’Arte), mentre l’Atelier di Josef Weiss presenta una scelta di libri d’artista e il volume Nerocon disegni originali a inchiostro di china.

Nel 2016 il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara le dedica una sala espositiva in occasione della mostra collettiva Percorsi d’Arte Contemporanea. 15 Sale per 15 Artisti.

Recentemente, nel 2017, propone una serie di dipinti a olio alla Galleria Contact di Roma (edizioni Kappabit) e l’inaugurazione presentata da Rosa Pierno, è accompagnata da una performance d’improvvisazione per voce sola di Ludovica Manzo. Lo Spazio polivalente Arte e Valori di Giubiasco in Svizzera ospita una sua personale di pastelli su carta, seguita da una mostra di pitture a olio a cura di Loredana Müller presso l’Areapangeart di Camorino, presentata da Maria Will, con l’intervento musicale di Walter Fähndrich per tutta la durata dell’esposizione. Sempre nel 2017, è in preparazione alla Biblioteca dei Frati di Lugano un’antologica di libri d’artista e incisioni a cura di Alessandro Soldini.

 

Giulia Napoleone, Astro che alto rifulgi, 1969

Astro che alto rifulgi, 1969

 

Giulia Napoleone, Astro che alto rifulgi, 1969

Astro che alto rifulgi, 1969

 

Giulia Napoleone, Inverno, 1987

Inverno, 1987

 

Giulia Napoleone, Progetto per deserto, 1969

Progetto per deserto, 1969

 

Giulia Napoleone, Note del Tempo, 1991

Note del Tempo, 1991

 

Giulia Napoleone, Tempi innocenti, 1980

Tempi innocenti, 1980

 

Giulia Napoleone, Kitawa, 1978

Kitawa, 1978

 

Giulia Napoleone, Quaderno di geometria, 1982

Quaderno di geometria, 1982

 

Giulia Napoleone, Da Piranesi, 1976

Da Piranesi, 1976

 

Giulia Napoleone, La via di Aleppo 2003-2004

La via di Aleppo, 2003-2004

 

Giulia Napoleone, A volo, 1978

A volo, 1978

 

Giulia Napoleone, Deserti, 2005

Deserti, 2005

 

Giulia Napoleone, Passioni di pioggia, 1992-93

Passioni di pioggia, 1992-93

 

Giulia Napoleone, Mistero, 2015

Mistero, 2015

Sede dell’evento  Roma, Museo dell’Istituto, via della Stamperia, 6

Inaugurazione 15 settembre 2017 ore 17,30

Date 16 settembre – 12 novembre 2017

Apertura al pubblico  – ore 10,00 -19,00 lunedì – sabato (ultimo ingresso ore 18.30)

Aperture straordinarie al pubblico  – Domenica al Museo:

1 ottobre – ore 10,00 -19,00

5 novembre – ore 10,00 -19,00

Ulteriori aperture straordinarie di domenica e festivi,  saranno comunicate su queste pagine

Ingresso libero

Non è possibile accedere all’Istituto con bagagli, zaini e borse di grandi dimensioni. Non sono disponibili armadietti o guardaroba.

Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione Istituto Centrale per la Grafica Angelina Travaglini  con la collaborazione di  Roberta Ricci tel. 06 69980238

 

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