Stampe italiane della prima metà del ‘900, da Boccioni a Vespignani
Stampe italiane della prima metà del ‘900, da Boccioni a Vespignani
Calcografia via della Stamperia, 6 Roma
25 settembre – 23 novembre 2003
La mostra, a cura di Alida Moltedo Mapelli, prevede l’esposizione di 106 stampe, di cui la maggior parte dell’Istituto e il resto proveniente da collezioni esterne prevalentemente pubbliche. E’ un’idea che nasce dalla presenza in Calcografia di un cospicuo fondo di stampe (oltre tremila) di incisori italiani del Novecento, di recente catalogazione, e di una serie non meno rilevante di documenti inediti riguardanti la gestione di Carlo Alberto Petrucci (1881-1963), il suo rapporto con gli artisti, con le grandi istituzioni del periodo, con il mondo accademico, con il mercato. A partire dalla raccolta che egli formò, dalle collezioni del Gabinetto delle Stampe – sempre all’interno di questo Istituto – da quanto emerso dalla ricerca presso altre collezioni, si è inteso focalizzare l’attenzione sul tema del paesaggio urbano, soggetto noto nelle sue importanti rappresentazioni in pittura di quel periodo, ma quasi completamente ignorato in ambito di stampa né mai ancora isolato come poetica. Eccezionale in questo senso il caso di Vespignani che costituirà uno degli anelli di chiusura della antologia proposta. Si espone un ampio panorama di artisti – soltanto pochi hanno trattato questo tema analiticamente, ma molti hanno ritenuto interessante confrontarcisi – distribuito secondo alcuni filoni mirati ad evidenziare due elementi polari: da una parte la realtà sociale urbana che, trasformandosi, propone nuovi caratteri ambientali e colpisce la sensibilità dell’artista; dall’altra la mentalità dell’artista che, mutando a sua volta, registra la realtà intorno a sé in modo nuovo, anche quando lascia prevalere nella sua rappresentazione elementi rimasti uguali nel tempo oppure quando affida l’indicazione del cambiamento a sporadici simboli se non al solo titolo. Contesti cittadini rinnovati, periferie, spaccati di realtà industriali sono stati oggetto della selezione; vedute di esterni come di interni, paesaggi dove la trasformazione in corso è soltanto allusa da elementi tecnologici e industriali; altre immagini dove la folla, come espressione della società moderna, o il singolo individuo, alle prese con condizioni lavorative o socio-esistenziali della modernità, rappresenta il nuovo “paesaggio urbano”. Sarà possibile ammirare alcune periferie di artisti come Russolo e lo stesso Boccioni che, in fase prefuturista, vollero rappresentare i nuovi temi di vita sociale anche nelle loro pur limitate esperienze di incisori. Così stampe di Morandi e di Bartolini, non meno straordinari pezzi di Bucci, di Balsamo Stella, e anche di Ziveri, di Achille Lega e naturalmente di Vespignani. Ma si è dedicata uguale attenzione ad incisori che, seppur meno noti, si sono confrontati col tema della mostra raggiungendo risultati che sicuramente provocano grande interesse e stupore, come Bruno da Osimo, Dante Broglio, Paolo Pace, Vito Lombardi, Francesco Dal Pozzo, Giulio Cisari ed altri. Hanno collaborato con i loro prestiti le seguenti istituzioni: Bologna, Galleria Comunale Arte Moderna; Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale; Roma, Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte; Milano, Castello Sforzesco Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli; Udine, Museo Civico e Gallerie d’Arte Antica e Moderna. Il catalogo è pubblicato da Artemide Edizioni.
Sede: Roma – Calcografia, via della Stamperia, 6
Periodo: 26 settembre – 23 novembre 2003
Orari di apertura: 10 – 19 tutti i giorni
Informazioni e prenotazioni: Dal lunedì al venerdì (esclusi i festivi) dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00 Visite guidate condotte da storici dell’arte per gruppi su prenotazione 70 euro; (max 25 persone)
Tel. 39 06 692050630
Biglietti: intero 5,00 euro; ridotto 4,00 euro; ridotto: per minori di 18 anni, scuole, studenti universitari (su presentazione del libretto universitario), gruppi (minimo 15 visitatori), giornalisti, militari in divisa, visitatori di età superiore a 65 anni; gratuito per: bambini fino a 6 anni, visitatori disabili e accompagnatore,giornalisti con tesserino, accompagnatori di gruppi, dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (su presentazione della tessera di riconoscimento). Per i possessori del biglietto della mostra “Italia d’argento” sarà applicato il biglietto al costo ridotto e viceversa.
Catalogo: formato cm. 24,5×31, pagine 304 Stampa in bicromia e in quadricromia. Legatura in brossura con copertina con bandelle a tutta lunghezza, stampata a cinque colori plastificata opaca prezzo di vendita in mostra Euro 30,00 in Libreria Euro 40,00
Ufficio Stampa : Istituto Nazionale per la Grafica Marcella Ghio tel. 39 06 69980238 fax 39 06 69921454 Associazione Civita Barbara Izzo tel. 39 06 692050220 fax 39 06 69942202
Sull’attività della Calcografia nel campo della grafica contemporanea durante la gestione Petrucci Nel 1929 Carlo Alberto Petrucci fu nominato Fiduciario della Sezione Bianco e Nero del Sindacato Nazionale Belle Arti, su proposta dell’allora segretario Cipriano Efisio Oppo. Subito dopo ha inizio per l’incisore la collaborazione con la Regia Calcografia della quale diventò direttore, tuttavia, soltanto nel ’33 e ufficialmente nel ’35. Come illustrano chiaramente le sue stesse relazioni, l’incarico di fiduciario presupponeva che egli inquadrasse nella sezione del sindacato tutti gli artisti che praticavano l’incisione, l’illustrazione, la decorazione del libro e il disegno in genere, in nome della necessità di dare un’organizzazione speciale al Bianco e Nero per regolarne le manifestazioni, seguire e assistere gli artisti nella loro attività. Ben presto ci si accordò affinché la Calcografia diventasse la sede organizzativa di tutto questo. Ogni incisore era, quindi, invitato a depositarvi una cartella dei suoi migliori lavori e di qui la formazione di una raccolta aperta alla consultazione e alla vendita, in rappresentanza di quanto di meglio si produceva in Italia. A questo fondo la Sezione poteva accedere liberamente per l’organizzazione delle mostre; a rotazione, inoltre, le opere venivano esposte nelle vetrine su via della Stamperia e, per garantire la qualità della stampatura, la Calcografia aveva anche messo a disposizione degli artisti un torchio calcografico da utilizzare con l’assistenza di stampatori interni. In cambio l’organizzazione si riservava di trattenere il 15% degli incassi. L’adesione degli artisti fu massiccia e Petrucci riuscì a coinvolgere anche personaggi della statura di Morandi, Bartolini, Carrà, Maccari e ancora Cambellotti, Viviani, Dal Molin Ferenzona, Ziveri. In capo a cinque anni si iscrissero oltre 350 artisti. Venne attivato un programma, dal ritmo quasi sistematico, di esposizioni in Italia e all’Estero organizzate in un rapporto di costante confronto e di collaborazione con i responsabili delle grandi mostre periodiche e del mondo accademico. La prima esposizione si tenne nel ’31 nelle sale della Calcografia. Riflessi di questa attività, che in maniera più ‘informale’ continuò anche dopo la caduta del Regime e con i primi successori di Petrucci, si ebbero ancora negli anni Sessanta fino ad interrompersi all’inizio dei Settanta. Le stampe rimaste invendute costituiscono l’odierna raccolta.
Achilli Antonio Roma 1903 – 1993
Balduini Adolfo Altopascio (LU) 1881 -Barga (LU) 1957
Balsamo Stella Torino 1882 – Asolo (TV) 1941
Bartolini Luigi Cupramontana (AN) 1892 – Roma 1963
Bencini Livia Bari 1897 – Sanremo (IM) 1935
Boccioni Umberto Reggio Calabria 1882 – Sorte (VR) 1916
Boccolari Benito Modena 1888 – 1964 Broglio Dante Sorgà (VR) 1873 – Colognola ai Colli (VR) 1954
Bucci Anselmo Fossombrone (PS) 1887- Monza (MI) 1955
Caraffa Guido Roma 1888 – 1972
Carbonati Antonio Mantova 1893 – Roma 1956
Cisari Giulio Como 1892 – Milano 1972
Conti Morandi Sandra Milano 1907 – 1984
Cottone Salvatore Palermo 1897 – 1934
Dal Pozzo Francesco Bologna 1891- Solbiate Olona (VA) 1983
De Bernardi Domenico Besozzo (VA) 1892 – 1963
Fegarotti Giuseppe Eugenio Catania 1903 – Roma 1973
Finamore Nino Lanciano (CH) 1899 – Mercato Saraceno (FO) 1970
Gazzo Teresa Cornigliano (GE) 1901 – Genova 1994
Gorgone Lina (Carolina) Palermo 1915
Haas Triverio Giuseppe Lucerna (o Sachseln) 1889 – Sachseln 1963
Holm Ebba Frederiksberg (Copenhaghen) 1889 – Copenhaghen 1967
Lega Achille Brisighella (RA) 1899 – Firenze 1934
Lo Martire Eupremio Sanremo (IM) 1907 – Susa (To) 1999
Lombardi Amedeo Licignano di Napoli (NA) 1904
Lombardi Vito Bagni di Lucca (LU) 1885 – Roma 1962
Manaresi Paolo Bologna 1908 – 1991
Marsili Bruno da Osimo Osimo (AN) 1888 – Ancona 1962
Morandi Giorgio Bologna 1890 – 1964
Morbiducci Publio Roma 1889 – 1963
Moreno Giuseppe Torino 1866 – 1945
Neri Dario Vescovado di Murlo (SI) 1895 – Milano 1958
Pace Paolo Tolentino (MC) 1914 – Milano 1961
Pasqui Ferruccio Rapolano (SI) 1886 – Firenze 1958
Quilici Buzzacchi Mimì Medole (MN) 1903 – Roma 1990
Rinaldi Zyla Velia Massafiscaglia (FE) 1919 – Londra 1998
Russolo Luigi Portogruaro (VE) 1885 – Cerro di Laveno (VA) 1947
Serao Alberto Salerno 1912 – Genova 1965
Sorrentino Solly Roma 1908
Tosti Saturno Fiuggi (FR) 1890 – Cerete Basso (BG) 1968
Vespignani Renzo Roma 1924 – 2001
Wenter Marini Giorgio Rovereto (TN) 1890 – Venezia 1973
Zannacchini Giovanni Livorno 1884 – 1939
Ziveri Alberto Roma 1908 – 1990
LE SEZIONI DELLA MOSTRA