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14 febbraio – 7 aprile 2013

Il progetto che l’Istituto nazionale per la grafica del Ministero per i beni e le attività culturali dedica alla figura di Orazio Borgianni (Roma 1578 – ivi 1616) definisce un percorso di studio che illustri l’intero corpus delle acqueforti dell’artista romano nel contesto artistico del primo Seicento. L’attività pittorica di Borgianni e la sua biografia sono state negli ultimi anni oggetti di studi molto puntuali e i suoi dipinti più celebri sono stati esposti in numerose rassegne dedicate all’ambiente culturale del tempo (inclusa la recente mostra Roma al tempo di Caravaggio tenutasi a Palazzo Venezia tra il 2011 e il 2012). La mostra che l’ING propone al pubblico e agli studiosi indaga invece l’attività incisoria dell’artista, meno studiata dalla critica.

Orazio Borgianni Incisore è anche un’occasione per valorizzare le collezioni dell’Istituto nazionale per la grafica in linea con l’esperienza di educazione al patrimonio culturale svolta dall’Istituto e finalizzata ad avvicinare il pubblico all’arte dell’incisione. Il percorso espositivo aiuta a comprendere la peculiarità dell’attività incisoria di Borgianni, come meditazione sul classicismo raffaellesco, e come interpretazione dei suoi soggetti originali, su modelli tecnici e stilistici dei suoi contemporanei e dei grandi incisori del passato.

Le incisioni di Dürer, di Federico Barocci, Agostino e Annibale Carracci, presenti in mostra, contribuirono alla formazione dello stile grafico di Borgianni che si cimentò nell’interpretazione, con la tecnica dell’acquaforte, dell’intera serie delle Logge di Raffaello: un Raffaello luminoso, interpretato con influssi emiliani e veneti.

La mostra affianca alle matrici pervenute alla Calcografia dalla stamperia De’ Rossi, che le acquistò dai curatori testamentari a cui erano state raccomandate dall’artista stesso, le stampe di Borgianni dalle collezioni dell’Istituto (la serie delle Logge vaticane da Raffaello, San Cristoforo e il Cristo morto, quest’ultimo affiancato per l’occasione a due versioni dipinte). Alcuni esemplari saranno presentati all’interno dei volumi di collezione, esattamente come venivano conservati nelle biblioteche settecentesche.

Saranno esposti due autoritratti dell’artista (Palazzo Barberini e Accademia di San Luca) insieme ad esempi contemporanei di ritrattisticadi Ottavio Leoni (Roma 1570 – 1630), pittore e incisore, medaglista e modellatore di cere che fu il ritrattista alla moda della società romana, di ritratti disegnati o incisi a bulino. Lo stesso Leoni fu autore di un ritratto a matita di Orazio Borgianni (Vienna, Albertina).

In pittura la critica moderna e recente ha individuato in Orazio Borgianni un interprete sui generis del caravaggismo in cui la ripresa di canoni cinquecenteschi e stilemi emiliani, spagnoli e veneti si fondono dando origine a soluzioni a volte molto diverse tra loro. Nel campo della grafica incisa di primissimo Seicento Borgianni è un artista sperimentatore dedito all’acquaforte, un vero peintre-graveur che seppe meditare, e trovare soluzioni, tra la tradizione cinquecentesca e l’inventio in punta di stilo seicentesca, tra lo studio dei classici e dei maestri moderni.

 

Sede della mostra Roma, Calcografia – Museo Didattico – Via della Stamperia, 6

Inaugurazione 14 febbraio 2013 ore 17,30

Date dal 15 febbraio  al 7 aprile 2013

Apertura al pubblico martedì – domenica, ore 10.00 -19.00 – chiusura settimanale: lunedì domenica 31 marzo ore 10.00 -19.00 – lunedi 1 aprile ore 10.00 -14.00

Ingresso libero

La mostra è a cura di Rita Bernini responsabile del Museo Didattico dell’Istituto Nazionale per la Grafica.

Il progetto scientifico è di Luca Fiorentino, autore del libro “Orazio Borgianni. I segni incisi”, Siena, Betti Editrice, 2010, ordini@betti.it.

Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione Angelina Travaglini  tel. 3346842173

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