invito

Roma, Palazzo Poli

dal 5 Marzo al 2 Maggio 2010

07.02. Matrice originale, Perspectiva I 60In occasione del III centenario della morte, Andrea Pozzo (Trento, 1642–Vienna, 1709), religioso della Compagnia di Gesù, figura-chiave dell’arte del XVII secolo, torna protagonista a Roma (a pochi passi da alcuni dei suoi massimi capolavori, nelle chiese di S. Ignazio e del Gesù), grazie alla mostra “Mirabili Disinganni”, che fa il punto su un artista capace di misurarsi con uguale maestria in discipline diverse come pittura, architettura e scenografia (fino ad imporsi come un modello di ‘multimedialità’ oggi più che mai attuale), sempre nel segno di un’attenzione del tutto inedita per le tecniche prospettiche e l’inganno visivo.

07.03. Matrice originale, Perspectiva I 61

Allestita presso l’Istituto Nazionale per la Grafica, che ha di recente acquisito le circa 200 matrici originali per la stampa delle illustrazioni della Perspectiva Pictorum et Architectorum (il trattato di Pozzo che tanta influenza avrà sull’arte dei decenni successivi), l’esposizione ospita – tra le altre opere che arricchiscono le 15 sezioni – bozzetti (straordinari quelli della volta e della finta cupola nella chiesa romana di S. Ignazio), incisioni e schizzi preparatori che testimoniano l’attività dell’artista come pittore di figura e quadraturista; raffinati disegni, provenienti dagli Uffizi, degli scenografici apparati delle “Quarantore”, teatri sacri allestiti nelle chiese dei gesuiti, spettacolari creazioni “effimere” che sono tra le vette dell’inventiva geniale dell’artista; il modello ligneo, di straordinario impatto visivo, eseguito per l’altare di san Luigi Gonzaga sempre a S. Ignazio; senza dimenticare i disegni di architettura, provenienti da una collezione privata e mostrati per la prima volta, che – attribuibili ad un allievo o stretto collaboratore del Pozzo – permettono di sondare la dimensione didattica dell’artista, fondamentale per valutarne l’influenza presso i suoi contemporanei ed oltre.

07.10. Matrice originale, PerspectivaUn’influenza, quella di Andrea Pozzo, che è possibile riscontrare sia in Italia che nel vecchio continente (con particolare fortuna in Austria e – più in generale – nell’Europa centrale), oltre che in luoghi a prima vista “remoti” come l’America Latina e persino la Cina. Merito della già citata Perspectiva Pictorum et Architectorum, prototipo ante litteram di “globalizzazione culturale”: pubblicata per la prima volta a Roma, tra il 1693 e il 1700, grazie al suo valore didattico e allo splendido corredo iconografico darà i suoi frutti in tutto il mondo, e nei decenni successivi sarà tradotta nelle lingue più importanti della cultura dell’epoca. Non ultimo il cinese, tanto che anche a Pechino, su impulso della corte imperiale, sarà attivo un laboratorio di arte prospettica.

Nozze di Cana Persp.I 71Tema portante della mostra, come di tutta l’opera dell’artista, è naturalmente la prospettiva, che «con ammirabile diletto inganna il più accorto de’ nostri sensi esteriori, ch’è l’occhio». Pozzo la declina in pittura e architettura, raggiungendo con le proprie opere l’apice di una raffinata cultura visiva del barocco, nutrita di uno sperimentalismo che coglie gli impulsi di un rinnovato fervore religioso. L’intento, lungi da una mera volontà di stupire, è di rendere il più possibile verosimile la rappresentazione dell’infinito e del trascendente: l’inganno visivo, acquistando la significanza di metafora, diviene strumento privilegiato di un’arte spiritualmente edificante. Un’arte nella quale l’attenzione per la tecnica prospettica dialoga con le conquiste scientifiche del XVII secolo, specie nel campo delle ‘matematiche miste’ e soprattutto dell’ottica, dove gli scienziati gesuiti offrirono un contributo determinante.

O8.04. A. Pozzo Perspectiva II,Dell'istruzione per dipingereAi visitatori la mostra offre un approccio insolito a questo affascinante mondo del sapere, attraverso la ricostruzione di un vero e proprio laboratorio (con tanto di strumenti matematici e di disegno realizzati sulla base degli originali), sul modello della ‘scuola’ o ‘accademia’ a cui lo stesso Andrea Pozzo diede vita, all’interno del Collegio Romano, istruendo una schiera di confratelli e giovani artisti provenienti da tutta Europa. La novità di questa mostra dedicata a Pozzo consiste quindi nell’evidenziare attraverso le opere esposte il fruttuoso intreccio tra gli aspetti apparentemente più divergenti della sua personalità: dalla conoscenza scientifica alla perizia pratica efficacemente esplicata nel trattato, fino alla brillante creatività artistica, controbilanciata comunque dalla profonda modestia religiosa propria di un semplice fratello laico della Compagnia di Gesù.

Sede della mostra Roma, Palazzo Poli, Via Poli, 54

Date 5 Marzo – 2 Maggio 2010

Apertura al pubblico tutti i giorni 10.00 – 19.00 chiuso: tutti i lunedi, 1 maggio, domenica di Pasqua

Ingresso gratuito

Ufficio Stampa Marcella Ghio tel. 06 69980238 – 3356821996

Relazioni esterne Rita Parma tel. +39 06 69980248

Catalogo

Catalogo e servizi museali: Artemide, Roma, tel. 06 45493446;

editoriale.artemid@fastwebnet.it

Percorsi mostra

1. Fratel Andrea Pozzo – artista e religioso

2. I capolavori nella chiesa di S. Ignazio

3. L’altare di sant’Ignazio nella chiesa del Gesù

4. La prospettiva lineare e le scienze matematiche

5. Perspectiva Pictorum et Architectorum – Genesi tecnica

6. Perspectiva Pictorum et Architectorum – La diffusione

7. Perspectiva Pictorum et Architectorum – Le matrici originali

8. L’impegno didattico

9. La perizia pratica – Andrea Pozzo, consiliarius aedificiorum della Compagnia di Gesù

10. Finte prospettive: cupole e soffitti

11. Teatri sacri – Apparati per le Quarantore

12. Teatrizzare la stessa Architettura: lo spazio sacro come palcoscenico a quinte

13. I prototipi offerti dal trattato – Il caso di S. Fedele a Milano

14. Edifici a pianta centrale

15. I progetti per la facciata di S. Giovanni in Laterano

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