05 ottobre – 11 novembre 2018

Hyman ha trascorso i giorni in città con gli occhi rivolti verso il cielo romano, puntati su un dettaglio architettonico, su un viso, un portone di Trastevere o sulla cupola di una chiesa di piazza Navona, con l’obbiettivo di raffigurare Roma per l’omonimo libro della collana Louis Vuitton Travel Book: Rome by Miles Hyman. Ne è scaturito un vero e proprio invito al viaggio reale e virtuale, arricchito da stimoli intellettivi e momenti intensi, che regala ai lettori una visione inedita della città. Roma risponde all’approccio di Hyman offrendo la propria bellezza senza filtri, diventando energica e dinamica, caricata di una fuggevole bellezza, gioiosa, ricca di elementi poetici nella sua vita di tutti i giorni. «La tavolozza romana mi ispira tantissimo!» afferma Miles Hyman. «La sua luce, prima di tutto, ma anche i suoi colori speciali, hanno sortito un graduale incantesimo su di me: le facciate, con le loro sfumature di ocra, giallo oro, azzurro e turchese, per non parlare della vasta gamma di rossi, uno più ricco dell’altro». Colori brillanti e profondi che influenzano l’artista in modo inconfondibile. «Roma fa parte di quelle città che esigono tempo in loro compagnia prima di poterne captare il fascino. Ma attenzione: quando le ami, quando le capisci e ne percepisci l’anima così unica, allora è un vero colpo di fulmine, un amore appassionato ed eterno». La Roma raffigurata da Hyman ha le fattezze di una donna, elusiva e misteriosa, che si può incontrare all’angolo di una strada, all’ombra di un terrazzo o su un balcone. Basta distogliere lo sguardo un attimo per perderla di vista. Così è Roma. Gli abitanti della città prendono il sopravvento sui monumenti «Oggi mi rendo conto che questo lavoro su Roma avrebbe potuto intitolarsi il “Travel Book dei romani”. Volevo assolutamente catturare la vita quotidiana degli abitanti di questa incantevole città con onestà e ammirazione, sono tentato di dire con tenerezza. Perché ho voluto porre l’attenzione sull’elemento umano della città? A mio avviso, la chiave per capire Roma è lo straordinario contrasto tra la sua vita effimera e l’eterno.» L’Istituto Centrale per la Grafica ha accolto la mostra nella sua sede di Palazzo Poli, luogo iconico di Roma, perché la Fontana di Trevi ne costituisce la facciata. L’Istituto promuove la grafica contemporanea in tutte le sue espressioni, dalla Grafica d’Arte di grandi maestri alle esperienze sperimentali, dalla Graphic Novel al design, nello spirito fondativo di unificazione delle collezioni di disegno e stampa antiche (Gabinetto Nazionale delle Stampe), all’attività, ininterrottamente in corso dai primi decenni dell’800, della Calcografia Nazionale e della sua Stamperia.

Miles Hyman è un illustratore di periodici e romanzi, la maggior parte gialli, scrive inoltre storie a fumetti. Dai suoi disegni si evince che avrebbe potuto essere uno scrittore con uno stile tra quello di F. Scott Fitzgerald e Joseph Conrad, oppure un regista cinematografico. Il suo mondo evoca un certo tipo di letteratura, per lo più quella americana, che egli stesso ha contribuito a rendere famosa con i suoi adattamenti. Le illustrazioni per la versione a fumetti di The Black Dahliadi James Ellroy rimangono un modello nel suo genere, approvate dallo stesso maestro. Nei libri di Miles Hyman, il lessico è quello di un regista attratto dai misteri delle ombre e della luce: campi e controcampi, primi piani e ampie vedute, sono il suo biglietto da visita. Le grandi città, con i loro vicoli scuri e gli edifici imponenti, hanno un posto speciale nel suo mondo. “Mi attraggono e mi affascinano” dice, “voglio disegnare la loro luce, le loro forme, la loro architettura e le persone che le popolano.” Il suo libro di esordio con Gallimard, adattamento di Manhattan Transferdi John Dos Passos, uscì tre anni dopo il suo primo libro, L’Homme à Deux Têtes (L’uomo a due teste), che fu pubblicato sotto pseudonimo. Divenne poi l’artista di copertina ufficiale per Le Poulpe (Il polpo) e il fedele compagno di Jean-Bernard Pouy. I suoi lavori sono apparsi anche su molti quotidiani e riviste, tra cui Libération, Le Monde, Télérama, The New York Timese The New Yorker.

Sede dell’evento  Roma, Palazzo Poli, via Poli, 54

Date 05 ottobre – 11 novembre 2018

Apertura al pubblico  – ore 14,00 – 19,00 mercoledi – domenica (ultimo ingresso ore 18.30)

Aperture straordinarie al pubblico  –

Ulteriori aperture straordinarie saranno comunicate su queste pagine

Ingresso libero

Non è possibile accedere all’Istituto con bagagli, zaini e borse di grandi dimensioni. Non sono disponibili armadietti o guardaroba.

Ufficio Stampa LOUIS VUITTON:

Francesca Belfiume francesca.belfiume@louisvuitton.com Eleonora Ursini eleonora.ursini.ext@louisvuitton.com

La collana Travel Book pubblicata da Louis Vuitton invita a un viaggio, mobile o immobile che sia, nutrito dal piacere dell’evasione intellettuale o emozionale. Pagina dopo pagina, le opere di artisti rinomati e di giovani talenti raccontano di città e paesi stranieri. I Travel Book propongono una visione contemporanea e inedita, che descrive sia le megalopoli insonni che le contrade remote e inaccessibili, che non esita a incrociare le culture, a volgere lo sguardo degli artisti su mondi a loro totalmente estranei. Ogni artista va incontro ad una storia che non ha mai scritto. Il suo occhio si aguzza, con la curiosità dell’ignoto, o stimolato dal piacere della riscoperta. Il luogo diventa carta bianca, vergine, immune da qualsiasi riferimento. Il punto di vista si fa discorso, narrativo, pittoresco o satirico. Gli universi creativi proposti rispondono del resto a una medesima esigenza di diversità: per le loro destinazioni, questi artisti venuti da tutto il mondo scelgono liberamente il loro modo di espressione. Il disegno, la pittura, il collage, l’arte contemporanea, l’illustrazione, i fumetti o i manga, sono altrettanti prismi attraverso i quali i loro sguardi osservano dimensioni a loro nuove.

 

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