Contributo alla storia di una Stamperia romana

a cura di Anna Grelle Iusco

Roma, Piazza dell’Accademia di San Luca 77 – 20 ottobre 1997

Tema del tutto inconsueto di questo lavoro è il catalogo editoriale, Indice delle stampe, di una stamperia calcografica, nello specifico di quella De Rossi “alla Pace”, certamente la più attiva e fornita azienda di produzione e vendita di stampe nella Roma del ‘600-‘700.

Punto di partenza è l’edizione del catalogo curata dalla Stamperia nel 1735, tre anni prima che cessasse la sua attività e che tutta la sua raccolta di matrici, acquistata dalla Camera Apostolica, andasse a costituire il nucleo iniziale della Calcografia Camerale (poi Nazionale, di recente confluita nell’Istituto Nazionale per la Grafica): un documento dunque di grande interesse, che riflette lo stato della raccolta De Rossi nel momento della sua massima espansione e segna nella storia di quella raccolta lo spartiacque tra una vivace e multiforme gestione privata, per molti anni protesa a coprire tutti gli spazi concessi dalla tecnica calcografica alla comunicazione visiva, ed una gestione pubblica abitualmente assai più monocordc.

Da tale singolare e privilegiato angolo di visuale, mediante flash back sulle edizioni dell’Indice a decorrere dal 1677, su documenti inventariali, su atti d’archivio, sulle tirature a stampa delle singole matrici e serie di matrici, si dipana lentamente il filo della formazione della raccolta, del suo progressivo incremento della stia destinazione d’uso, in dialettico rapporto con la cultura, le attese e le possibilità di assimilazione del mercato. Ciò mentre la puntuale lettura di un piccolo nucleo di opere, selezionate in base alle loro valenze emblematiche, getta sprazzi di luce sul rapporto con la materia dell’incisione, con la lastra incisa, con il linguaggio calcografico.

Centrale è perciò la ricostruzione della raccolta di matrici De Rossi: una ricostruzione analitica, in parte a livello di realtà, perché molte sono state le matrici identificate come ancora esistenti nella cospicua raccolta dell’Istituto Nazionale per la Grafica, in parte a livello virtuale, soltanto conoscitiva, in quanto non poche sono anche le matrici delle quali s’è accertata la distruzione quale evento concomitante allo svolgersi della storia della Calcografia Camerale. E la inquietante vicenda di quella distruzione, assunta quale riflesso della più ampia e più articolata vicenda della Calcografia Camerale, diventa occasione per enucleare taluni fili conduttori della storia, ancora in gran parte da scrivere, della Calcografia romana.

La presentazione del volume, organizzata dall’Istituto Nazionale per la Grafica in collaborazione con l’Istituto Olandese di Roma, a manifestazione del comune interesse per gli studi sul ruolo fondamentale dagli editori nella produzione e diffusione delle stampe, è stata ancora una volta resa possibile grazie anche alla generosa ospitalità dell’Accademia Nazionale di San Luca.

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