18 ottobre 2017 ore 16,30 – 26 ottobre 2017 ore 16,30

L’Istituto organizza tre incontri dedicati a Giulia Napoleone e alla sua attività artistica:

  • il reading di poesia di Maria Clelia Cardona e Marco Vitale;
  • la presentazione del catalogo della mostra, edizioni Gli Ori di Pistoia, con Giuseppe Appella, Pio Baldi e Serenita Papaldo;
  • il concerto di musica mediterranea AKTE di Elias Nardi e Claudio Farinone.

“La poesia è come un paesaggio – scrive Giulia Napoleone – tutta la comprensione delle cose avviene attraverso la poesia, a tutto corrisponde un verso. La mia lettura è una lettura lenta e tormentata, un processo di assimilazione difficoltoso”. Un dialogo continuo e costante tra poesia e arte visiva caratterizza il lavoro di Giulia ed ispira la scelta del titolo della mostra e degli incontri. Emblematico di questo dialogo è l’opera in mostra Nodi quasi di stelle, titolo suggerito da un verso di Giacomo Leopardi tratto da La ginestra;il libro è composto di venticinque fogli realizzati a china con altrettante poesie, inedite, di autori diversi, che rappresentano venticinque costellazioni astrali.

Mercoledì 18 ottobre, alle ore 16.30, due di questi autori, Maria Clelia Cardona e Marco Vitale, leggeranno alcuni versi e dialogheranno sul tema delle “costellazioni”. Il verbo “desiderare”, composto dalla preposizione de che in latino ha sempre un’accezione privativa e il termine sidusche significa letteralmente stella, portano a pensare che il desiderio, l’umana tensione verso qualcosa, sia appunto un de-siderare, un togliere agli astri. Un tema questo, che insieme al nostos, accomuna Maria Clelia Cardona e Marco Vitale. Aspettavi le Pleiadi, le vagabonde sorelle/ propizie al navigare, e anche – tu certo/ lo sapevi – nel loro apparire al declino dell’anno/ colombe messaggere di ciò che ha fine (Cardona); Umile privilegio è questo bianco/e questo transito/ che lega ancora un anno a un altro anno/ un silenzio a un silenzio (Vitale). I versi dal nitore classico, dal suono intimamente legato al contenuto, intessono “dialoghi” d’immagini che si rincorrono e congiungono intimamente parole e segni e richiamano alla memoria la folgorante affermazione di Borges: “Siamo tutti greci in esilio”.

Giovedì 26 ottobre 2017, alle ore 16.30 Giuseppe Appella, Pio Baldi e Serenita Papaldo presentano il volume Dialoghi,edito da Gli Ori di Pistoia e realizzato in occasione della mostra in Istituto. Giulia lo ha concepito come un vero e proprio libro, anche questo un libro-opera, una narrazione a più voci con i testi, in italiano e in inglese, di Maria Antonella Fusco, di Antonella Renzitti, di Gabriella Pace e di Gianni Contessi. Le schede delle opere in mostra e la biografia sono a cura di Miriam Urru.

Giovedì 26 ottobre 2017, alle ore 18.00 nel Museo dell’Istituto si terrà il Concerto AKTE – Visage Music 2017 – degli AKTE DUO di Elias Nardi al liuto arabo e Claudio Farinone alle chitarre. Akte è la divinità greca del piacere, del riposo e del nutrimento. La suggestione che ispira questa singolare e inedita formazione prende vita nel bacino del Mediterraneo: in Medioriente, in Armenia, in Macedonia, per arrivare a volo d’ali nella Penisola Iberica. Il liuto arabo, la cui origine si perde nella notte dei tempi, la chitarra nelle sue diverse varianti di baritona e flamenca, danno vita a un suono originale e profondo che vive di un dialogo intimo e serrato sfruttando similitudini d’approccio e differenze di linguaggio. La bellezza, l’originalità dei timbri e la loro mescolanza sono i punti di forza di questo ensemble. Le musiche spaziano, non solamente nei diversi luoghi del Mediterraneo ma mescolano esperienze anche sotto il profilo cronologico: brani originali, reinvenzioni di musiche tradizionali di vari paesi, fino a inedite interpretazioni e improvvisazioni di musica antica. I protagonisti oscillano tra pagine scritte e codificate su pentagramma, alternandole a momenti d’improvvisazione, favorendo l’interazione e l’unicità di ogni singolo concerto.

Sede dell’evento  Roma, Museo dell’Istituto centrale per la grafica – Calcografia  – Via della Stamperia, 6

Date  18 ottobre e 26 ottobre 2017

Orario  16,30

Ingresso libero

Non è possibile accedere all’Istituto con bagagli, zaini e borse di grandi dimensioni. Non sono disponibili armadietti o guardaroba.

Maria Clelia Cardona è autrice di poesia, racconti, romanzi e testi di critica letteraria. Nel 1994 ha pubblicato presso Amadeus il libro di poesie Il vino del congedo (con introduzione di Mario Luzi) e nel 2004, presso Empirìa, Da un millennio all’altro. Fra le sue opere narrative L’altra metà del dèmone, Marsilio 1997, Il cappello nero, Marsilio 2000 e Sottoroma, Empirìa 2013. Ha anche curato una scelta dei Carmina Burana (Guanda 1995), un’antologia di poesie di Yves Bonnefoy (L’acqua che fugge, Fondazione Piazzolla, 1998) e una nuova traduzione di Une saison en enfer (Ladolfi 2012).

Marco Vitale (Napoli 1958) vive a Milano. Ha tradotto tra l’altro le Lettere portoghesi, Bur 1995, Gaspard de la Nuit di Aloysius Bertrand, Bur 2000, Stanze della notte e del desiderio di Jean-Yves Masson, Jaca Book 2008, Miseria della Cabilia di Albert Camus, Nino Aragno Editore 2012. Tra i suoi libri di poesia L’invocazione del cammello, Amadeus 1998, Il sonno del maggiore, Il Bulino 2004 (poi in Bona Vox, Jaca Book 2010), Canone semplice, Jaca Book 2007, Come da un lungo sonno, Il Bulino 2010, Diversorium, Il Labirinto, 2016 Un suo racconto, intitolato Port’Alba, è uscito a Mendrisio nel 2011 per i tipi di Josef Weiss.

Elias Nardi, nato a Pescia (Pt) nel 1979, approfondisce lo studio dell’oud (liuto arabo) compiendo numerosi viaggi in tutto il Medioriente. Segue le lezioni del virtuoso palestinese Adel Salameh, sviluppando un personale approccio allo strumento se pur nel pieno rispetto della tradizione liutistica mediorientale. Contestualmente porta avanti i suoi studi di contrabbasso classico e jazz. Oltre a sviluppare la propria ricerca musicale e compositiva con i progetti dell’ Elias Nardi Quartet, col quale svolge regolarmente l’attività concertistica in tutta Europa, ha suonato, registrato, collaborato tra gli altri con: Ares Tavolazzi, Daniele Di Bonaventura, Paolo Vinaccia, Gianluca Petrella, Riccardo Tesi e Banditaliana; Didier François; Pino Jodice e Giuliana Soscia, Max Manfredi. Il suo disco di esordio OrangeTree (ZDM 1006 – 2010) si è classificato 3° tra le migliori produzioni Etno/Folk/Revival al Premio Italiano della Musica Popolare Indipendente 2011 (MEI) e stabilmente nella TOP 200 della World Music Chart of Europe; Il suo secondo lavoro, The Tarot Album, pubblicato sia in Cd che in Vinile, è considerato fra i Top Album del 2012 da “Il manifesto/Alias”. A settembre 2015 è prevista l’uscita del suo terzo album Flowers Of Fragility, con Daniele di Bonaventura, Didier François, Nazanin Piri e Carlo La Manna.

Claudio Farinone, milanese, classe 1967, si diploma in chitarra al Conservatorio Bologna sotto la guida di Maurizio Colonna, tra le maggiori figure del concertismo classico internazionale. Dopo avere frequentato numerose masterclass e seminari di interpretazione e composizione e ottenuto premi a concorsi internazionali, inizia un’attività concertistica rivolta in particolar modo alla musica da camera, suonando, nel tempo, con diverse formazioni. Con Tanguediaduo, in duo con la flautista Barbara Tartari, svolge un percorso di ricerca sulla musica di Astor Piazzolla, tenendo oltre cento concerti monografici e registrando alcuni cd; attualmente la ricerca del duo prosegue su diversi territori della musica contemporanea. Suona e registra CD con gli ensemble Torres Quartet e Aries 4. Crea, con l’attore David Riondino, spettacoli e trasmissioni radiofoniche sul bolero cubano, sulla poesia di Ernesto Ragazzoni e su sonorizzazioni dal vivo di film muti. Recentemente è stato pubblicato da Abeat il CD, “Il bolero come Terapia”, frutto di un insolito e sorprendente percorso sui temi del bolero cubano. Inoltre tiene concerti in solo, impiegando tre strumenti speciali: una chitarra ad otto corde, una chitarra flamenca e una chitarra baritono, che nel tempo sono diventati tratti caratteristici del suo linguaggio, posto a metà tra interpretazioni e percorsi improvvisativi. Nel 2013 esce per l’etichetta Abeat “Claudio Farinone plays Ralph Towner”, CD dedicato al celebre chitarrista e compositore americano, che è stato accolto entusiasticamente da pubblico e critica. Con lo stesso chitarrista e compositor, ha suonato in duo nell’Ottobre 2017, in Svizzera, in occasione della mostra dell’artista americano Lawrence Carroll. Nello stesso anno inizia nuovi percorsi, aprendo svariate collaborazioni con alcuni tra i massimi esponenti del jazz e della musica improvvisata in Italia. Tra questi: il fisarmonicista jazz Fausto Beccalossi, i chitarristi Peo Alfonsi e Bebo Ferra, il percussionista Francesco D’Auria, il bassista Carlos “El Tero” Buschini, il virtuoso di liuto arabo Elias Nardi, il sassofonista e clarinettista Max Pizio e il sassofonista Javier Girotto. E’ di recente pubblicazione un nuovo CD del progetto Aktè, ispirato ai luoghi del Mediterraneo, registrato negli studi della Radio Svizzera. Parallelamente alla carriera di musicista, dopo un ventennio di insegnamento chitarristico, approda nel 2005 alla Rete 2, canale culturale della Radio Svizzera italiana, dove conduce programmi musicali e realizza approfondimenti speciali con alcuni dei grandi protagonisti della musica e della cultura contemporanea

 

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