Gabinetto disegni e stampe

Il Gabinetto Nazionale delle Stampe è stato istituito nel 1895 con sede presso Palazzo Corsini, in via della Lungara, trasferito nel 1950 nell’antistante sede di Villa della Farnesina e dal 2008 nella sede unificata dell’Istituto centrale per la grafica, a Palazzo Poli. Le opere sono suddivise in due fondi principali: il Fondo Corsini e il Fondo Nazionale.

Fondo Corsini

La Biblioteca Corsini fu costituita dal principe Neri Maria Corsini poco dopo il 1730, anno in cui lo zio Lorenzo divenne papa col nome di Clemente XII. Nella prima metà del Settecento, il principe Neri Maria Corsini promosse, tramite operazioni di acquisto e scambio tra collezionisti, l’ampliamento dell’importantissima collezione di disegni e stampe dello zio Lorenzo (il futuro Clemente XII); egli acquistò, ad esempio, i due importanti nuclei di disegni e stampe del cardinale marchigiano Filippo Antonio Gualtieri e del cardinale fiorentino Francesco Maria de’ Medici.
La Biblioteca Corsiniana, donata da Clemente XII al nipote Neri Maria nel 1733, fu ampliata per oltre un secolo dai discendenti della famiglia. Nel 1883 fu donata all’Accademia dei Lincei e nel 1895, grazie all’interessamento dello storico dell’arte Adolfo Venturi, una parte consistente andò a formare il nucleo originario del Gabinetto Nazionale delle Stampe, costituito per la conservazione e lo studio delle opere grafiche.

Fondo Nazionale

Dal 1895, anno della sua costituzione, l’importante collezione di grafica del Gabinetto Nazionale delle Stampe, erede della Biblioteca Corsini, si ampliò costantemente; a questo scopo venne aperto un nuovo fondo nel quale confluirono tutte le nuove acquisizioni: il Fondo Nazionale in cui entrarono a far parte sia stampe che disegni di correnti, artisti o scuole non presenti nel nucleo originario del Fondo Corsini (come le stampe della Galleria Giustiniani, quelle di Tiepolo, i prospetti architettonici di Andrea Pozzo e molte altre), sia opere dell’Ottocento e del Novecento che per ovvi motivi temporali non sarebbero mai potute entrare nella collezione settecentesca (come le stampe di Goya).
Il processo di accrescimento della collezione grafica del Gabinetto, dal 1975 parte dell’Istituto centrale per la grafica, continua ancora oggi con nuove acquisizioni.

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